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Profeti di Pace: David Sassoli, il sogno europeo di un uomo testimone che la politica può essere mitezza

tema: POLITICA
data di pubblicazione: 27-11-2023

A Romans d’Isonzo incontro con Gianni Borsa giornalista SIR ed autore del libro David Sassoli, la forza di un sogno, uomo giornalista e cittadino d’Europa

Gianni Borsa, autore del libro David Sassoli, la forza di un sogno, uomo giornalista e cittadino d’Europa
Gianni Borsa, autore del libro David Sassoli, la forza di un sogno, uomo giornalista e cittadino d’Europa
Un’Europa che innova, che protegge, che sia «faro grazie al suo modello democratico». È il “sogno europeo” che David Sassoli (1956-2022) consegna a leader politici e cittadini del vecchio continente nel suo ultimo discorso, pronunciato a Bruxelles il 16 dicembre 2021. Di lì a meno di un mese il presidente del Parlamento Ue avrebbe terminato il suo cammino terreno, lasciando una ricca eredità culturale, professionale e politica ora raccolta nel volume David Sassoli, la forza di un sogno. Uomo, giornalista, cittadino d’Europa (Ed. In Dialogo).
 
Il libro, firmato da Gianni Borsa, corrispondente da Bruxelles per l’agenzia Sir, è stato presentato dall’autore venerdì 24 novembre a Romans d’Isonzo, durante una serata-dibattito promossa dall’associazione “Città dell’uomo” di Gorizia.
 
Sassoli – ha argomentato Borsa – aveva un chiaro convincimento: l’Ue doveva rimanere un “cantiere”, una organizzazione sovranazionale capace di adeguarsi ai tempi per affrontare le nuove sfide continuamente proposte dalla storia (innovazione); una “casa comune” che si attrezza per rispondere ai bisogni concreti e alle reali esigenze dei cittadini, delle famiglie, della società civile, delle imprese e del mondo del lavoro (protezione).

Non da ultimo, una istituzione aperta al mondo, attore sulla scena mondiale, che fonda la sua forza e la sua credibilità sulla democrazia, la tutela dei diritti umani, la cooperazione economica volta allo sviluppo, la promozione del dialogo tra le nazioni (appunto l’Europa faro di democrazia).
 
Nei suoi dodici anni da europarlamentare e nei due anni e mezzo alla guida dell’istituzione con sede a Strasburgo, Sassoli non ha mai smesso di invocare e promuovere le riforme necessarie per rafforzare l’Unione europea; di coltivare e condividere il progetto di un’Europa più giusta, attenta a chi è maggiormente nel bisogno, in grado di affrontare ogni nuovo fronte che si spalanca dinanzi a noi. In questo senso occorre ricordare che la presidenza Sassoli si apre a metà 2019 ed è dunque profondamente segnata dalla pandemia e dalle sue ricadute sanitarie, sociali, economiche, occupazionali, da affrontare sia all’interno dei Ventisette sia su scala globale.
 
Borsa ritiene che nella fase alla guida dell’Euroassemblea si riscontri «il punto più alto del pensiero e dell’attività di David Sassoli. Un periodo in cui ha portato, con limpida coerenza, il suo bagaglio di vita familiare e professionale, il suo patrimonio spirituale e culturale, nel ruolo di presidente, e con essi ha innervato le relazioni interpersonali, le scelte politiche, i discorsi pubblici. Confermando così gli elementi portanti di un’esistenza vissuta in pienezza».