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L’ecologia può essere un elemento di dialogo tra le religioni

data di pubblicazione: 13-12-2023

Un libro per raccontare i monoteismi e la cura della casa comune

Un racconto a più voci per illustrare un volume che ha fatto della pluralità di contributi e prospettive il suo punto di forza. Questa, in sintesi, è stata la presentazione di L’ecologia dell’anima. I valori ambientali dei monoteismi europei. Ebraismo, Cristianesimo, Islam, pubblicato dalla casa editrice Celid, che ha avuto luogo l’11 dicembre scorso alle 20.30 sui social dell’Azione Cattolica di Gorizia ed è tuttora disponibile sul canale YouTube dell’associazione.
 
Come ha sottolineato la curatrice del testo, Antonella Castelnuovo, oggi assistiamo a un rinnovato protagonismo delle religioni nella nostra società, nonostante la secolarizzazione. Perciò, il dialogo fra le fedi assume un ruolo fondamentale nella cura della casa comune, in quanto, come afferma Francesco, «la fede autentica non solo dà forza al cuore umano, ma trasforma la vita intera, trasfigura gli obiettivi personali, illumina il rapporto con gli altri e i legami con tutto il creato» (Laudate Deum, n. 61). Dopodiché, Anna Coen ha offerto interessanti spunti di riflessione sul rapporto fra il creato e le feste ebraiche, mentre Antonio Cuciniello ha illustrato la visione ecologica del Corano. Infine, Raimonda Morani ha sottolineato l’importanza della relazione con la natura nello scoutismo, mentre Elisa Battistella ha delineato la teologia ambientale di papa Francesco, cogliendone gli elementi di continuità, dall’enciclica Laudato si’ alla recente esortazione apostolica Laudate Deum.
 
È solo vivendo a 360° questa «cultura dell’incontro» che potremo affrontare con successo la crisi ecologica, una delle sfide più importanti del nostro tempo, come dimostra lo storico accordo, preso alla recente Cop28 di Dubai, per il completo abbandono dei combustibili fossili entro il 2050.