Bibliodramma dimostrativo a Romans d'Isonzo

Chi sente per la prima volta il termine bibliodramma biblico si immagina una drammatizzazione di qualche brano dell'Antico o del Nuovo Testamento messa in scena da improvvisati attori. Di fronte a questo scenario, chi non ritiene di avere qualificate attitudini, tende a defilarsi. Con grande sorpresa, chi ha partecipato ad un bibliodramna dimostrativo domenica 29 gennaio presso la Domus di Romans d’Isonzo, ha vissuto un'esperienza diversa dalle proprie aspettative.
 
Il parroco don Michele ha aperto i lavori salutando gli ospiti e augurando buon lavoro, nello stile della ricerca della Verità che la Parola offre a ciascuno. La conduttrice, nonché presidente dell'Associazione Italiana del Bibliodramma, ha offerto al buon numero di partecipanti accorsi da tutta la diocesi di Gorizia, un esempio di bibliodramma strutturato nelle sue fasi principali: riscaldamento del gruppo con attività rompighiaccio, l'approfondimento della Parola con la presentazione del tema principale e il rispecchiamento della Parola nella propria vita.
 
Tutti si sono lasciati condurre nelle due ore, volate in un istante, nel rispondere agli stimoli suggeriti. Il momento clou è stato quello dedicato alla Parola in cui è stato letto il brano dell'Annunciazione e in quel momento ciascuno ha preso le parti di un personaggio per dargli voce e fare emergere le emozioni che empaticamente venivano avvertite nello svolgimento dell'attività. Lo scopo del bibliodramma è infatti quello di attualizzare la Parola per far vivere a  ciascuno dentro la propria vita la Buona Notizia.
 
È un modo diverso per evangelizzare, approfondire in gruppo e in contesti di condivisione ciò che Dio dice a noi oggi. È un modo per andare a riempire gli spazi tra le righe delle letture bibliche che magari conosciamo anche a memoria ma forse non sempre ci siamo soffermati a porci delle domande. Una pratica per entrare in profondità e scandagliare quelle scene che sono dense di significato per la vita di ciascuno.

Si tratta in definitiva di intrecciare la propria esistenza con quella dei personaggi biblici per aprire un dialogo di senso. Non è casuale che il vangelo di Marco termini con la parola tradotta con "infatti", il resto della storia  lo continua ogni uomo.

Ecco allora il desiderio della Città dell'uomo APS di continuare l'esperienza proponendo in diocesi un corso per conduttori di bibliodrammi aperto a catechisti, insegnanti, insegnanti idi religione cattolica, formatori, conduttori di gruppi, amanti della Parola...

Per info scrivere via mail all'indirizzo info@cittadelluomo.org o telefonare al numero 347 5589590